Doppia maternità

Cara Sofia, ti sono grato per avermi permesso di raccontare la tua storia, senza limiti, senza coperture, senza doverti nascondere con un nome diverso.
Hai conosciuto il tormento silenzioso dell’indifferen-za, dopo aver partorito una bambina il cui padre, extracomunitario, di una remota regione africana ha dato notizia di sé solo quando è finito nuovamente in carcere per altri sei mesi.
Sei mesi di brutale segregazione per mancanza di permesso di soggiorno.
E tu avvolta nel fascino ostile di una maternità imprevista, attribuibile solo al destino, senza alcun amore, oltre la sfida a questo mondo di occidentali in agonia: tu, bianca, generare una figlia con un nero.
Sono stati i suoi occhi di animale braccato che ti hanno spinta nell’avventura di un’offerta assoluta di te, della tua femminilità, del tuo corpo, del brivido di conoscere un’umanità’ diversa. Poi tutto previsto. La bambina cresce, bellissima, con solo una sorta di intensa abbronzatura che allude a parte della sua origine. La scomparsa del “nero” come padre, la lontananza da una maternità priva di intimità con l’uomo che l’ha generata, ti hanno abituata a essere vedova prima ancora che moglie.
Quando ti ho chiesto “Perché non l’hai sposato?”
Hai risposto “Ci mancava anche quello. Questo uomo, da quando ha saputo che ero incinta è scomparso, non l’ha neppure voluta vedere la bambina, tanto meno me.
Ma anche se l’avesse chiesto non avrei mai accettato di vivere con lui.”
La mia ammirazione nei tuoi confronti, cara Sofia, si e’ nutrita nel tempo vedendoti così devota alla libertà della tua creatura, lasciandola crescere nel gioco e nella serenità. E fin qui la tua vicenda ha poco di diverso da altre unioni di donne italiane con extra-comunitari.
Mi sono adattato a questa inconsueta “normalità” della tua maternità quando lo sguardo, incontrandoti, mi avverte che il tuo ventre ha un evidente gonfiore.
“Ehi Sofia, mettiti a dieta.”
“Veramente si tratta di altro, sono di nuovo incinta.”
“Ah e questa volta com’è andata?”
“Come l’altra volta.”
“Cioè un altro nero?”
“Non un altro, lo stesso. E’ venuto a riprendersi una borsa che aveva lasciato a casa mia tre anni fa.”
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LA MAIL DEL MESE
Da: UMBERTO RONDI [mailto:[email protected]]
Inviato: sabato 8 dicembre 2012 22.35
A: silvanoagosti
Oggetto: per silvano

caro silvano,
mi piacerebbe che nel tuo diario tu potessi rispondere a questa domanda: la tua risposta sono certo interesserà e aiuterà molte persone
un abbraccio U.

ho scritto su facebook:
Mi sento confuso. non capisco se dobbiamo allarmarci per le previste dimissioni di Monti e per il mancato prolungamento del suo mandato o piuttosto tirare,per certi aspetti, un sospiro di sollievo. C’è qualcuno (Paolo Barnard ed altri,anche all’estero)che parla -se verosimilmente o ideologicamente,sconnessamente,non riesco ancora a comprenderlo-di un grande e tetro e tragico,gioco della finanza internazionale di cui Monti sarebbe stato una pedina, un elemento importante -per piegare sempre di più la maggioranza delle persone rispetto ad interessi di pochi; altri,come sappiamo, che sostengono che ci ha levato da molti guai.
Forse la verità sta nel mezzo?
Certo non è stato così filotedesco, o anche questo non è vero?
Ci sono due cose che oggi ha detto Berlusconi,al di là di qualsiasi altra considerazione che -io non l’ho mai votato, ma può avere ragione anche lui,bisogna essere aperti- potrebbero essere anche giuste(???):
a) che lo spread può essere anche una montatura
b) che questa depressione psicologica che è piombata sull’Italia non si va da nessuna parte. Il punto è capire sa davvero questa depressione, reale, era la conseguenza inevitabile di una medicina ”giusta” o se piuttosto è stata una spietata sottile strategia lontana, almeno in parte, dal nobile fine di salvare l’Italia. Il problema, credo, è che sappiamo poche cose e spesso siamo manipolati. Le vostre opinioni le apprezzerò molto per orientarmi meglio.
Grazie.

Caro Umberto,

Certo ti parrebbe strano se io chiedessi la tua opinione su un Cardinale che mi è capitato di incontrare con infilata nella fascia cardinalizia un grossa pistola. Se poi tu fossi gentile a rispondermi penso che per prima cosa mi diresti “Ma sei sicuro che si tratti di un Cardinale
e non piuttosto di un mafioso vestito da Cardinale?
Bene.
Finché mi troverò a vivere in uno Stato che offre ai suoi cittadini un prodotto sul quale c’è scritto
QUESTO PRODOTTO TI UCCIDE,

finché le vie delle città verranno percorse ogni giorno da centinaia di migliaia di automobili che scaricano monossido di carbonio nell’aria e che ha il cinismo di sconsigliare ad anziani e bambini di uscire di casa tra il mezzogiorno e le 16 del pomeriggio,

finché questo stato accetterà che 35.000 bambini muoiano ogni giorno di fame mentre in questo paese, proseguendo nella politica degli sprechi, vengono distrutte circa 500.000 tonnellate di buon cibo “perché scaduto ”,(un miliardo di bambini morti a partire dagli anni sessanta)

finché i presidenti del consiglio e gli altri governanti continueranno a nascondere le vere ragioni della mancanza di lavoro, con un esubero mondiale di un miliardo di disoccupati,

finché si continuerà a giustificare una spesa di 40 miliardi di euro per contribuire all’acquisto di 120 cacciabombardieri atomici F 35 dicendo “ah ma questo è un impegno che era già stato preso a suo tempo”consentimi per pudore improvviso nonché vergogna, di proseguire la lista con etc. etc.

Insomma finché si cercherà di nascondere che le previsioni di tutta la stampa mondiale degli anni 80 erano corrette e cioè che verso il 2010 l’automazione AVREBBE RAGGIUNTO ILSUO CULMINE E QUINDI GLI ESSERI UMANI SAREBBERO FINALMENTE STATI LIBERATI DALL A NECESSITA’ DI LAVORARE E CHE CON GLI IMMENSI PROFITTI OTTENUTI (le macchine non scioperano, non si ammalano hanno solo un costo di ammortamento) SI SAREBBE POTUTO ISTITUIRE UN SALARIO SOCIALE PER TUTTI I CITTADINI DEL MONDO

( APRO UNA PARENTESI PER ACCENNARTI AL FATTO CHE CON UN QUINTO DELLE SPESE MILITARI SI POTREBBE REGALARE UNA CASA A 7 MILIARDI DI ESSERI UMANI NONCHE’ DUE PRANZI CALDI AL GIORNO E PER SEMPRE, ORA CHIUDO MALINCONICAMENTE LA PARENTESI) .
Non mi resta che abbracciarti e insieme a te i sette miliardi di esseri in attesa di risarcimento per secoli di feroce sfruttamento.

Silvano

4 Responses

  1. lorella Dic 11, 2012 - Reply

    perché vengono cancellati i commenti?
    e viene pubblicato solo ciò che fa comodo?

    • silvano agosti Dic 18, 2012 - Reply

      Cara Lorella come ho già cercato di risponderti io non cancello mai alcun commento e quindi mi riesce difficile capire a cosa ti riferisci.
      Inoltre quando scrivi “è l’opposto di cio’ che scrive” non ho la più elementare idea a cosa ti stai riferendo, a quale scritto, a quale autore.

      Un caro saluto,

      Silvano Agosti

  2. lorella Dic 12, 2012 - Reply

    è l’opposto di ciò che scrive

  3. alessandro Dic 20, 2012 - Reply

    Posso scriverti una cosa silvano?
    TI VOGLIO BENE!

    Un giorno spero di poterti incontrare dal vivo perché vorrei abbracciarti e non staccarmi più!

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