Grazie a Dio

Grazie a Dio

Si dà il caso che Giovanni F. ha vissuto fin qui una vita irreprensibile e, se morisse,

sul quartiere forse scenderebbe l’oscurità anche di giorno.

Non c’è infatti neppur un abitante della via che non abbia chiesto consiglio al Maestro, almeno una volta nel corso del tempo.

E’ certamente l’abitante più curioso e mite del quartiere.

Come Maestro di scuola elementare è entrato in contatto con quasi tutti tra bambini, adolescenti e genitori.

Ora che da dieci anni è pensionato, riesce a pagare le ultime rate del mutuo arrotondando una pensione

sempre più esigua, dando ripetizioni ai figli e ai nipoti dei suoi ex-allievi.

Dato l’aumento vorticoso dei prezzi, da tempo ha deciso di seguire una dieta rigorosamente vegetariana.

Lo hanno visto comprare furtivamente la frutta sulla bancarella delle mele bacate con la scritta

“Frutta per pensionati”

Siamo amici da molti anni e mi ha confidato che in quarant’anni di insegnamento si è convinto che le scuole

dovrebbero essere eliminate e i bambini lasciati in pace a giocare almeno fino a dodici o tredici anni,

permettendo a ognuno di crescere nella sua diversità.

Una rivelazione così sconcertante non me la sarei aspettata dal Maestro, tanto che, vista la grande

convinzione con cui me l’ha rivelata, non ho osato chiedergli spiegazioni.

Nessuno lo ha mai sentito “parlar male” di qualcuno e la calma con cui si adopera a dare i suoi consigli

o il parere su questo o quel fatto, ha rasserenato e affascinato anche me.

Pur vivendo con lo stipendio di maestro elementare, è riuscito a costruirsi una sua dignità e un’aria

invidiabile di indipendenza.

“Buon giorno Signor Maestro.”

La sua popolarità  ha raggiunto il culmine una diecina di anni fa quando ha pronunciato l’Orazione

funebre per la sora Rosa, sua moglie, il cui peso si diceva avesse superato da alcuni anni i trecento chili.

“Sora Rosa, del quartiere or sei la sposa”

Aveva sussurrato alla fine del discorso e in quel caso non era riuscito a trattenere il pianto.

Ultimamente è stato visto tornare a casa trasportando con aria furtiva grandi valige e pacchi.

Approfittando di un pacco particolarmente voluminoso che il Maestro trascinava a fatica gli ho proposto

di aiutarlo.

Non so se sarò in grado di descrivere il delicato stupore che ho provato entrando nella sua casa.

Mentre apriva il pacco, sul pianerottolo appariva lentamente una statua di cartapesta che rappresentava  Cristo risorto.

L’appartamento era deserto e semivuoto, sulle pareti erano affisse grandi immagini a sfondo religioso

e nel salone alcune panche erano ben allineate fino a sfiorare un tavolo che fungeva da altare.

“Questo lo metto dietro i vetri della finestra.” Ha accennato sorridendo il Maestro indicandomi la statua

del Cristo.

Gli ho chiesto cosa stava accadendo e lui con uno sguardo di infinita dolcezza mi ha comunicato che non avendo la possibilità di pagare l’IMU ha pensato di trasformare la sua casa in una chiesa.

“Così anch’io. grazie a dio, non sono tenuto a pagare la tassa.

Le case di dio sono esenti.”

 

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LE PRESUNTE ELEZIONI POLITICHE

 

Sono stato sollecitato da numerose mail a esprimere la mia opinione sulle elezioni. Alcuni hanno azzardato a chiedere direttamente “Tu per chi voti?”

Mi sono sentito molto imbarazzato poi ho riflettuto a lungo.

Ecco una sintesi delle mie riflessioni.

 

L’Italia, insieme al Giappone e alla Germania, è corresponsabile della seconda guerra mondiale, con i suoi  settantuno milioni di morti, inclusi dodici milioni di bambini.

Posto che le sanzioni volute dagli Stati Uniti nei confronti di questo paese, hanno trasformato poco a poco l’Italia in una sub-colonia dell’America.

Posto che ogni reale e importante decisione anche di politica interna deve ancora tener conto dei patti sanciti alla fine della guerra con le nazioni vittoriose, la governabilità dell’Italia è altamente problematica per qualsiasi governo.

 

Nella lunga riflessione mi sono comunque fermato a due ipotesi:

 

Chi volesse continuare a pensare che la governabilità del paese dipenda dall’esito delle elezioni,  penso  dovrebbe scegliere il partito più operativamente conservatore e al tempo stesso (U.S.A. permettendo), davvero disposto a compiere qualche reale riforma, essendo il solo partito che racchiude ormai in sè una rappresentanza di quasi tutti gli ex partiti di maggioranza della prima repubblica e cioè dovrebbe votare per il partito democratico (PD).

 

Per chi invece trovasse la sua serenità nel bisogno di esprimere un profondo rifiuto delle attuali compagini politiche, tutte, nessuna esclusa, allora dovrebbe scegliere il movimento 5 stelle e aiutare Beppe Grillo a demolire le parti pericolanti dell’edificio politico italiano nella speranza che, tolto il marcio, qualche

parte rimanga in piedi e sia possibile un vigoroso quanto imprevedibile restauro.

E gli altri politicanti (poichè certo non di politici si tratta)? Quasi sempre ho la sensazione, sentendoli parlare, che  di fronte a un edificio in fase di crollo, discutano su come si debbano pulire le finestre.

Tutte le altre soluzioni, quindi, mi paiono per ora offensive nei confronti di una qualsiasi credibile intelligenza critica.

 

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Breve poesia d’amore in veste di Twitter

 

Nel nostro incontro d’amore,

hai scordato da me l’ultimo sguardo.

Non ti preoccupare, nulla di tuo

andrà mai smarrito.

 

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8 Responses

  1. Lore Feb 07, 2013 - Reply

    intelligenza pura.

  2. nicola Feb 09, 2013 - Reply

    parlando di elezioni, sarebbe bello se ripostassi quel tuo romanzo breve in cui due vecchietti parlano di politica. “c’è differenza fra il letame e lo sterco”…
    un caro saluto,
    nicola

  3. milva Feb 10, 2013 - Reply

    e se non si andasse a votare affatto come alla fine farò io perché non credo il problema siano i politicanti ma la mancanza di consapevolezza degli italiani, gli italiani meritano questa situazione, è quella che rispecchia l’intelligenza degli italiani che sono in maggioranza uguali ai politicanti compreso grillo che ora ci marcia giustamente sopra ma è destinato a fallire anche lui perché a grillo gli italiani che lo votano chiedono le stesse cose che hanno chiesto a berlusconi a prodi ecc,, è la consapevolezza dal basso che può cambiare qualcosa, se una persona non si fa rispettare sul lavoro a scuola in famiglia agli uffici pubblici nelle relazioni, idem per il cosiddetto amore, si creano e aumentano i problemi che affliggono l’italia, non servono i sindacati o i partiti, se ti serve un lavoro ma il datore di lavoro o il committente non ti rispetta lo devi mollare a costo di morire di fame, se la scuola offende la tua intelligenza e la creatività molli la scuola e così via, prendersela con gli altri e i politicipoliticanti di turno significa che tu vuoi essere assistito da qualcuno e che non sei in grado di scegliere per te. saluti, milva

  4. elisabetta callegaro Feb 11, 2013 - Reply

    caro silvano, a proposito di chiesa mi impressiona che il papa si sia dimesso. per il carattere politico del suo gesto, su cui devo riflettere, ma che a caldo mi fa pensare che ho sempre immaginato questa figura di ministro di dio massima e indiscutibile nella sua rappresentazione. mi sembra ora che egli, abdicando, abbia messo in discussione l’essenza stessa di quella autorità, apparendomi molto umano e più simile a gesù anziché a dio, cioè uomo tra gli uomini.

  5. franco Feb 22, 2013 - Reply

    caro Silvano
    vorrei abbracciare il Maestro Giovanni F. la sua trovata per evitare l’ IMU mi sembra di gran lunga più geniale di quella mascalzonata ideata dal nano malefico

  6. Daniela Mar 07, 2013 - Reply

    Come sempre le tue riflessioni profonde e ironiche ci riportano ad una vera valutazione delle cose ed eventi.
    Minimizzare ciò che sembra grande e valorizzare ciò che appare piccolo mi pare davvero geniale e vitale in un mondo in cui ci sentiamo sempre più stanchi e delusi.
    Caro Silvano, domani sarà la giornata dedicata a tutte le donne del mondo e vorrei augurare a noi tutti di vivere nella creatività feconda e irriverente dell’essere femminile che vive in noi.
    Grazie ancora per il tuo essere sempre un indicatore di percorsi nella libertà.
    Un abbraccio.
    Daniela.

  7. Giuseppe Mar 17, 2013 - Reply

    Ciao Silvano,

    L’altro giorno ho letto per caso una frase lasciata su facebook da una mia ex prof.ssa di francese del liceo. Diceva che “bisogna essere” innamorati per essere felici.
    La frase mi fece subito riflettere sul senso della scelta e della capacità dell’essere umano di essere felice, al di là di ogni suo “bisogno”.
    Così come persino un essere umano come il Papa può decidere di dimettersi perché sente profondamente di non poter adempiere più a quel ruolo, tutti noi (senza condizioni o “bisogni” a priori) possiamo essere ciò che vogliamo essere senza dover aspettare di essere qualcos’altro.

    A riguardo, ti lascio di seguito il mio pensiero:

    Bisogna essere…

    “Per essere felici bisogna essere…
    Bisogna… è una parola senza senso…
    Quello che non considera la gente
    e quello che non vogliono farci considerare
    è la natura più intima delle cose…
    Noi infatti non nasciamo tristi…
    Quando un bambino vede per la prima volta il mondo
    Piange…
    Poi però, si intenerisce…
    Poi… cresce… ride… ci rende felici…
    Un bambino non si chiede cosa occorre per essere qualcosa…
    Un bambino decide quello che vuole e lo concretizza all’istante…
    Quindi quando vi chiedete cosa ci vuole per essere ciò che volete essere
    sappiate che potete già esserlo, nello stesso istante in cui lo pensate…
    In quel momento le catene ai polsi divengono morbidi bracciali,
    e tutto si colora del colore di ciò che siete.”

  8. Giuseppe Visano Ago 28, 2013 - Reply

    A. SILVANO

    Uno gioca all’essere
    l’altro lavora per l’avere.

    Se é una nullitá
    aspira all’eternitá.

    Se ama il profitto
    fa pagare l’affitto.

    Se e un buon cristiano
    da dio diventa umano.

    Se segue il listino
    perde l’anima del bambino.

    Se é un saggio
    non chiede l#aggio.

    Se ha molti denari
    vive solo tra avari.

    Se é un latifondista
    ha un sol punto di vista.

    Se é innocente
    sará sempre indipendente.

    Se spesso é il numero uno
    purtroppo non vede nessuno.

    Se é un buon ciclista
    sa godere la bella vista.

    Se é un pedone cosciente
    stá benone con molta gente.

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