Siamo tutti emigranti

Terza lettera a Beppe Grillo

Caro Beppe,
Gli arretrati di stima profonda che nutro nei confronti del tuo intervento sulla massiccia immobilità del sistema sociopolitico in questo Paese, mi aiutano a scriverti questa terza lettera.
Nota che anche questa volta ti scrivo sollecitato da richieste che mi pongono nella necessità di esprimere il mio parere. Si tratta dell’emendamento di due portavoce senatori del Movimento 5 Stelle sull’abolizione del reato di clandestinità. Non conosco i patteggiamenti che hai condotto con il movimento a 5 Stelle e mi trovo d’accordo con te sulla necessità imprescindibile di trattare temi tanto fondamentali attraverso strutture assembleari o gruppi di ricerca.
Ma l’urgenza di affrontare a caldo la sospensione e magari l’eliminazione di un articolo abominevole di una legge ingiusta, in una situazione di emergenza, mi sembra si giustifichi da sè.
Non dimenticare che lo Stato, quello che tu vivi come Stato democratico, tanto è vero che hai portato dei cittadini in Parlamento, è uno Stato che determina con freddo cinismo l’incessante migrazione di menti eccelse, di esseri di qualità che qui non trovano alcuna possibilità di collocarsi e di condurre ricerche scientifiche o culturali.

Sulla faccenda dei due senatori che hanno proposto l’emendamento per abolire il reato di “immigrazione clandestina” mi pare dunque necessario operare una distinzione iniziale tra emigranti e profughi. Una prima riflessione escluderebbe dunque i profughi cioè i rifugiati politici da qualsiasi penalizzazione di legge o di trattamento. Infatti suonerebbe come un sarcasmo l’accezione di “rifugiato politico clandestino” e allora nel Paese che ha il culto della pastasciutta si preferisce attribuire il reato di clandestinità anche a gente che fugge da genocidi e feroci prepotenze, avendo come solo bagaglio il dolore per l’uccisione da parte dei regimi locali di figli, parenti e persone care.
Ma chi sono gli emigranti? Persone forse che partono dal loro Paese di origine dopo aver speso le poche e uniche sostanze, per avere un posto su un barcone e viaggiare di notte alla guida di esseri spietati non certo per conoscere il mondo o farsi una gita turistica, ma sono esseri umani le cui condizioni rientrano perfettamente nel citato Diritto di Asilo.
Il Diritto di asilo (o asilo politico, in greco : ἄσυλο ) è un’antica nozione giuridica, in base alla quale una persona perseguitata nel suo paese d’origine può essere protetta da un’altra autorità sovrana, un paese straniero, o un santuario religioso). La fame non è forse la più terribile delle persecuzioni?
Dato che l’Europa attualmente include 28 Paesi è naturale che se arrivano 2.800 disperati in cerca di aiuto, ogni Paese si impegni a una quota tra loro suddivisa.
Dunque caro Beppe qualsiasi legge che teorizzi il reato di “migrazione clandestina” a questo punto è in sè abominevole. Nel corso della mia vita, quando avevo vent’anni, sono riuscito a leggere sulla porta di un ristorante svizzero un cartello che diceva “proibito ai cani e agli italiani”
Anche se vincessi le elezioni con l’80 per cento dei suffragi, pensi davvero che ti permetterebbero di governare il Paese? E allora che fare?
Ognuno continui a svolgere nella massima umiltà il proprio ruolo per costruire una coscienza sociale, la più vasta possibile.
Secondo me, il tuo ruolo, preziosissimo, è quello del bambino che dice sorridendo “Il re è nudo” mentre tutti gli altri, intellettuali, politici, faccendieri e ciambellani continuano a lodare la bellezza dell’inesistente abito regale.
Ma siccome nessuno da retta ai bambini, hai fatto bene a chiedere la collaborazione dei tuoi sostenitori del movimento 5 stelle e di tutti coloro che li hanno eletti, così puoi continuare a produrre coscienza comune, patrimonio assai più importante del Pil.(Prodotto Interno Lordo)
Mi permetto di suggerirti di impiegare le tue energie per chiarire al massimo con i tuoi amici in parlamento le strategie e le tattiche che ritieni importanti, per non essere divorati dal Sistema. Ma prevedendo anche situazioni di emergenza e di autonomia decisionale come quello dell’iniziativa portata avanti dai due senatori, ai quali sento di esprimere tutta la mia umana solidarietà.

Silvano Agosti

8 Responses

  1. alfio Ott 12, 2013 - Reply

    Carissmo Silvano,

    cosi’ puo ben dire chi ha capito molto bene il sistema !

    Per bene io intendo dalla a alla z senza nulla tralasciare.

    Beppe anche ! sono sicuro che sa il fatto suo !

    ma quanti ne siete ancora ad aver ben compreso ?

    Piu di fare ognuno il nostro non possiamo …hai proprio centrato il punto !

    Forse tra 100 anni ad essere ottimista le teste saranno cambiate …e chissa’ se 100 e’ abbastanza !

    Mah !

    con moltissima stima ,

    alfio.

  2. raffaele Ott 12, 2013 - Reply

    Il mondo e pieno di emigrati italiani e discendenti…1946 ,convenio MIRANDA-ARPESANI,tra Argentina e Italia mediante,,centinaia di mille italiani cominciarono ad arrivare sulle sponde del Rio De La Plata(traduzione literale:fiume dell argento),scambiati per aiuto economico ed alimentario…altri al Brasile,Venezuela,USA,Australia…facendo parafrasi del grande scrittore Jorge Luis Borges,l emigrazione ed altri esuli,fa parte della storia universale dell infamia.

  3. Francesco Ott 12, 2013 - Reply

    Salve…….il fascismo e le altre potenze europee hanno prodotto la situazione attuale in Africa.Di cosa ci lamentiamo?Se davvero crediamo che quell’epoca sia stata abominevole per l’umanità , Italia e tutti gli altri paesi colonizzatori che hanno provocato la situazione attuale africana di fame e povertà, non possono lamentarsi del fatto che ci siano popolazioni provenienti da quei paesi in cerca di speranza.Se realmente gli italiani e tutte le persone esistenti ora al mondo ,che credono che la sopraffazione con la forza di un altro popolo pacifico ,per quanto povero,sia sbagliato,è giusto che quelle persone pretendano di risollevare le sorti di quelle popolazioni sottomesse con le armi dei loro antenati.Dobbiamo pretendere che chi ha incarichi amministrativi nazionali , abbia una paga minima sindacale,e con la differenza rispetto al loro attuale stipendio siano risollevate le sorti di ciascun paese alla quale quei politici appartengono e le sorti dei paesi impoveriti per mano di quei governi stessi,fascisti e colonizzatori durante la prima metà del novecento . La costruzione di una casa inizia con il primo mattone.

  4. Lucidella Ott 14, 2013 - Reply

    Grazie Silvano, per la tua saggezza, umanità. delicatezza, chiarezza e non ultimo… amore, perché è amore con la a maiuscola che trasuda dalle tue parole.
    Grazie ancora e sempre!

  5. luca mazzei Ott 18, 2013 - Reply

    ” Ognuno continui a svolgere nella massima umiltà il proprio ruolo per costruire una coscienza sociale, la più vasta possibile ”
    grazie silvano per ciò che continui a manifestare, questa frase è una verita che vale in ogni momento storico, perciò anche in questo, da quì si parte, si ricomincia e si continua
    la tua presenza beppe è preziosissima, come quella di silvano e di tutti coloro che hanno cura della vita ( attraverso il proprio contributo e per quanto il più possibile onesto ), risorgendo con tutta la mente, l’ anima e la forza ogni giorno per far risorgere la vita ogni giorno,
    tanti non si conoscono e non hanno nome, ma svolgono tutti la stessa azione CONCRETA luca mazzei lamezia terme

  6. nunzia Nov 30, 2013 - Reply

    Salve a Silvano che ha fatto suo un tema così doloroso e in un modo così semplicemente preciso e da me condiviso, su questa convinzione ho scritto la mia prima tesi di laurea, dimostrando che anche la fame è motivo di richiesta di aiuto e di protezione internazionale. Altro motivo di Condivisione riguarda il concetto espresso da Francesco, si penso che sia abbastanza normale che ora queste povere persone chiedano il conto e sarebbe normale che noi umilmente e sommessamente lo pagassimo. Ma invece no, preferiamo ignorare che muoiono di fame e spesso in mare o nel deserto piuttosto che accoglierli e progettare delle politiche giuste per l’umanità intera, un pò come diceva Kant la terra è rotonda e prima o poi tutti ci ritroviamo allo stesso punto ovvero nelle stesse condizioni. Scusatemi lo sfogo, ma sapete mi viene da vomitare quando vedo gli spot pubblicitari per richiedere fondi a sostegno della fame nel mondo. Ecco questo è pacifico così poi possiamo utilizzarne un pò anche noi, mica per noi, ma per esempio per pagare un pò di gente che ci lavora per amministrae…..!!!!!!!!!!!!!!!
    Buona continuazione a tutti voi è necessario far quadrato su certi argomenti per far si che la coscienza civile non si addormenti del tutto. buon Natale

  7. Francesco Neri Mar 12, 2014 - Reply

    Sono un grillino DOC, e ho votato, come la maggioranza , per l’abolizione del reato di clandestinità.
    Secondo me la terra è di tutti. I confini sono un’invenzione di chi vuole il potere su una zona. La libertà di andare da un luogo all’altro deve essere garantita.
    Ma sopratutto va garantita la possibilità, che il 100% delle persone preferirebbe, di stare in pace a casa sua.
    Con la sua lingua, i suoi amici, fratelli ,sorelle ,cibo e clima.
    L’obbligo valido per tutti su questo pianeta è di collaborare per il bene comune. L’obbligo minimo è non voler portar via agli altri il necessario per aver garantito il proprio superfluo.
    Il vero clandestino del genere umano è colui che privilegia, nel suo cuore, il retaggio della nostra parte predatoria, che vuole tutto, sempre di più, fanculo gli altri.
    Quello è l’intruso nel consorzio umano.
    Lui è da respingere.

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