Ricevo numerose mail ([email protected]) di brava gente che mi chiede come si
può migliorare il proprio destino in questo terribile tempo di “crisi”.
Sette (7) brevi suggerimenti per migliorare il mondo e la propria vita.
a) Saluta ovunque con affetto qualsiasi persona che incrocia il tuo sguardo.
b) Lascia transitare chiunque ti vuole oltrapassare a piedi, in bicicletta, in motorino o in macchina, incoraggiandola con un sorriso anche se ti sta guardando con aria truce.
c) Se un extracomunitario o qualsiasi persona bisognosa di aiuto ti chieda una moneta digli “Sono anch’io nei guai ma cinquanta centesimi non li rifiuto a nessuno”.
d) Non perdere tempo a “cercare lavoro” ma intanto fai qualsiasi cosa che ti interessa o che possa migliorare il tuo tempo o le condizioni di chi ti sta vicino, poi il lavoro verrà quando sarai abbastanza forte per accettare di lavorare al massimo non più di tre (3) ore al giorno e a pieno stipendio. Se dopo una settimana di prova gratuita, i tuoi nuovi padroni accettano vuol dire che tu sai essere indispensabile in qualsiasi circostanza.
e) Quando chi incontri ansiosamente quasi ti assale con la domanda “Tutto bene?” Rispondi “Tutto no, ma grazie al fatto che ho deciso di amare me stesso prima di desiderare che altri mi amino, “quasi tutto” va abbastanza bene, sia pure in un mondo in cui tutto sembra andare “assolutamente male.”
f) Cerca di nascere ogni mattina e di spegnerti ogni sera nel sonno, sicuro che risorgi il giorno dopo col risveglio. Avrai a tua disposizione la piccoloa eternità che va dall’alba al tramonto, e nessun peso del passato e del futuro ti opprimerà e avrai più tempo a tua disposizione.
G) Cerca di ampliare ogni giorno il numero dei tuoi conoscenti, dei tuoi amici e perchè no del tuo amore, in modo da dare ampio spazio al tuo territorio di vita.
Silvano
Spero tu sia d’ispirazione per tanti altri quanto lo sei stato per me da quando ti ho conosciuto, purtroppo solo da pochi mesi.
Appena riuscirò a tornare a Roma verrò sicuramente a trovarti al cinema. : )
Con affetto
Fabio
Buongiorno Signor Agosti,
il la stimo e condivido molto di quello che lei scrive però, la storia delle TRE ore al giorno è pressochè impossibile. Oggi le aziende ti massacrano chiedendoti, spesso, più delle otto ore quotidiane.
Aggiungo che, ammesso e non concesso che si riesca a lavorare TRE ore, quanto sarebbe lo stipendio?
Scusi ma io ho fatto il downshifting per due anni e, purtroppo NON ha funzionato. Dal 16 luglio ho ripreso a lavorare e, almeno, non ho lo stress di dover scegliere tra pizza o cinema: adesso posso prendere entrambe le cose.
Luigi
CARO LUIGI
TI GIRO QUESTA MAIL CHE PUO’ ESSERE UTILE COME RISPOSTA ALLE TUE RIFLESSIONI.
Da: [email protected] [mailto:[email protected]]
Inviato: sabato 3 ottobre 2015 17:27
A: [email protected]
Oggetto: Lavoro e Amore: concretezza
Sul LAVORO: dici che non bisognerebbe lavorare più tre/quattro ore al giorno e sono pienamente d’accordo; ma quale azienda, quale struttura lavorativa permetterebbe ad una persona di lavorare solo quelle poche ore al giorno? E se anche così fosse, con quei pochi soldi guadagnati il tenore di vita rasenterebbe la povertà e di conseguenza si creerebbe una dipendenza da qualcuno per andare avanti.
Dunque tu mi chiedi “quale struttura lavorativa permetterebbe ad una persona di lavorare solo quelle poche ore al giorno”
RISPOSTA
E’ semplice, c’è una sola azienda che te lo puo’ permettere, quella fondata e condotta da te, dove tu sei sia il capo che il tuo miglior segretario nonché il tuo lavoratore modello e anche il tuo affezionato Uomo delle Pulizie. Fallo anche tu, usando invece che il denaro intelligenza e passione.
Così io ho fatto e il tutto senza denaro. Eppure ero il sesto figlio di una famiglia di morti di fame e non avevo neppure le scarpe ma degli zoccoli rudimentali e a casa nostra mancava tutto, persino l’acqua, il bagno e qualsiasi forma di riscaldamento e il cibo era sempre un pugnetto di polenta e qualche foglia di cavol fiore o di altre erbe.
Sull’AMORE: sostanzialmente come si ama e come si fa ad essere pronti a ricevere amore? Guardandomi attorno vedo le persone chiuse in sè stesse o peggio ancora nei loro tristi e rassicuranti circoli sociali nei quali la novità di incontrare un nuovo essere umano è da escludersi. E’ difficile in questa situazione creare una connessione emotiva. Quando tento un approccio o di instaurare un semplice dialogo le persone si ritraggono quasi come se fossi un alieno. Ma molto probabilmente la colpa è mia che non riesco a comunicare efficacemente.
Poi mi chiedi sostanzialmente come si ama e come si fa ad essere pronti a ricevere amore?
RISPOSTA: Si impara veramente ad amare decidendo di amare se stessi quanto e come si vorrebbe essere amati. Ci si deve avvicinare a chi desideriamo essere amati e a qualsiasi sconosciuto già colmi di amore per se stessi capace di dare anche alla solitudine la meravigliosa caratteristica che le attribuivano i saggi latini SOLITUDO SOLA BEATITUDO solitudine sola beatitudine.
Le persone che ti circondano e che definisci “chiuse in se stesse” sono persone isolate che cercano disperatamente l’amore solo fuori di sé e sono quindi “fuori di sé”.
Buona fortuna caro ALESSIO.
Mi auguro di non averti annoiato troppo con questa mail e spero vivamente in una tua risposta.
Un abbraccio
Alessio.
Non mi hai annoiato e anzi, pubblicherò se permetti le tue domande sul mio face book e su mio diario.
Stupendevole
Grazie grazie grazie
Vorrei suggerire un ottavo punto così come l’ho sentito dalla voce di Silvano Agosti stasera a Cagliari al seminario “Dall’impotenza alla creatività”!
Quando chi incontri ansiosamente ti assalirà chiedendoti <> tu precedilo dicendo <>
Grazie Silvano per la meraviglia magica che mi hai trasferito con amore questa sera
Grazie grazie grazie
Punto di vista molto interessante, come sempre grazie Silvano.
Rendersi indispensabile, in una società che cerca di renderti facilmente sostituibile, è questa secondo me la sfida più grande!