CREDO IMPORTANTE FAR CIRCOLARE QUESTA MAIL RICEVUTA ALCUNI GIORNI FA E, AVENDO AVUTO L’AUTORIZZAZIONE DALL’AUTORE A DIVULGARLA, FARE IN MODO CHE SERVA DA RISPOSTA E ORIENTAMENTO AD ALTRI, FORSE A MOLTI ALTRI CHE SI TROVANO INGIUSTAMENTE IN UNO STATO DI LONTANANZA DALLA VITA.
Ciao Silvano,
mi chiamo Paolo, ti scrivo da Firenze, sono un essere vivente di 32 anni che vorrebbe tanto divenire un essere umano…
Sono nella situazione “tragica” di non sapere cosa fare della mia vita, cosa farmene del tempo datomi senza buttarlo giorno per giorno.
Tu dici che ogni giorno è una piccola vita che ha inizio con il risveglio e termina con il sonno, ebbene, a me ultimamente capita di non volermi svegliare, di dormire il più possibile per evitare così di affrontare una nuova giornata.
Mi sono domandato, mi domando ancora, cosa potrei fare per dare una svolta alla mia vita, l’idea, il sogno che ho avuto è stato quello di prendere e partire per un viaggio in moto alla scoperta del mondo. Ci ho pensato sopra, ma ho mille dubbi al riguardo, di ogni tipo. Il primo fra tutti e se effettivamente questo posso servirmi a trovare una strada, Seneca diceva che non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare, quindi tanto vale che rimanga in porto onde evitare di perdermi ulteriormente?
E poi altre ansie del tipo: cosa farò al mio ritorno? Come mi procurerò da vivere? Sarò troppo vecchio per trovare una collocazione lavorativa?
Un gran bel casino Silvano sai?!
Ti ringrazio per il tuo tempo, prendi questa mia più come uno sfogo che come una richiesta disperata senza sentirti obbligato a darne seguito.
Lancio questa mail nel mare magno di internet, un po’ come si farebbe con un messaggio in bottiglia nella speranza che giunga fino alla tua costa.
Grazie.
Paolo
Caro Paolo,
il sistema servito in modo servile dai governanti ti ha voluto così, disperato e smarrito, pronto ad accettare con gratitudine l’offerta oscena di una ergastolo lavorativo di 8, 10 ore al giorno, magari in cambio di poche centinaia di euro.
E tu, con innocenza sei caduto nelle trappole della famiglia nucleare, della scuola, del “se non lavori non mangi, della “crisi”, dei notiziari ufficiali, colmi di cadaveri, stupri o morti di massa per guerre innumerevoli quasi tutte localizzate ma sempre senza il nomi dei loro responsabili.
Bene, ma tu, essendo alla nascita un Essere Umano, e cioè un capolavoro assoluto, stai reagendo, sia pur fiaccamente a queste tribolazioni.
Io credo che se tu avessi inviato la tua mail a un bimbo di due anni, in grado di leggerla, ti avrebbe guardato con stupore e poi ti avrebbe forse chiesto “Ma a te non piace giocare?”
Perché i Bimbi fino a 4 o 5 anni di età hanno sempre qualcosa da fare e fanno.
Anche tu se non avessi addosso le ossessioni del mangiare e del lavoro, avresti una miriade di cose da fare.
Il fatto è che tu sei attratto dall’OMOLOGAZIONE, ovvero pensi che chi lavora e magari si sposa e magari convive, anche se nella stretta feroce della monogamia, abbia raggiunto qualcosa. È vero, ha raggiunto la sua bara, dalla quale uscirà solo da morto.
Tu invece di partire con la moto parti con te stesso, in auto stop o con quei viaggi che ti offrono un passaggio per pochi euro, vattene via il più lontano possibile e non fermarti mai per almeno un anno. Comprati solo un sacco a pelo e un libro amato e vattene nel mondo a visitare i tuoi possedimenti. Il mondo, appunto esiste anche per te,così pure il cielo e l’universo e la delizia squisita della femminilità. Incontrati instancabilmente negli altri, in tutti gli altri, perché ognuno avrà da rivelarti un segreto di te che altrimenti non conosceresti mai.
Pubblicherò se lo permetti la tua lettera insieme alla mia perché tu impari a condividere i tuoi pensieri e la tua vita con la tua vera famiglia che è di 7 miliardi di Esseri che aspirano a imparare, come te, a essere se stessi. Come si fa a sentirsi soli, gomito a gomito con sette miliardi di esseri?
Intanto mi abbraccio, abbracciando te che di me sei la parte sconosciuta del mio essere, e ti auguro di sorridere nella tempesta e riflettere nella serenità.
Silvano Agosti
SI ! e fallo anche se ora ora non ne hai proprio voglia….pensa che ti hanno incatenato di proposito e gia’ solo per questo devi riprenderti la liberta . Costa poco ed e’ senza scadenza ! un affare praticamente ! ciao.
…ti auguro di sorridere nella tempesta e riflettere nella serenità… qui c’è già un mondo…
Se non ora, quando? Se non qui, dove? Se non te, chi?
Caro Paolo, SIlvano ha ragione!!
Non ti sentire inadeguato perché non sei esattamente come tutto quello che é intorno a te!
Io ho passato quello che tu vivi adesso anni fa e poi mi sono ritrovata nuova nelle mia passioni, nelle persone sconosciute. Ho preso una valigia con due cose dentro e a 45 anni, senza nessuno me ne sono andata dall’Italia; avevo due lire e me ne sono andata a scoprire cose nuove. Non é essenziale andarsene ma, talvolta lo si fa per cercare delle dimensioni un po’ piu’ simili a chi siamo noi, talvolta per scoprire delle parti di noi che nel quotidiano che conosciamo non riusciamo a far venire fuori. Io personalmente pero’, non credo che uno debba restare per sempre li dove é nato; esistono angoli del mondo che possono ispirare la parte migliore di noi, quella resiliente e, questo non avviene necessariamente dove nasci. Tu hai piu’ capacità di quanto credi;io credo che la depressione sia li a dirti che devi cambiare qualcosa ma, fallo a modo tuo; non devi diventare nessuno, né essere qualcuno, solo seguire te stesso. Magari mangi patate ma, le puoi cucinare in mille modi diversi.
Sta zozza società ti fa sentire inadeguato ma, se hai il coraggio (e ce lo hai), di starne fuori, acquisisci forza e perdi paura
un bacio
Veronica
Si Paolo, parti ne vale la pena, sii tranquillo ogni volta che “appoggi” il nuovo passo. Da chi é sulla strada da 40 anni ed ha notato che il credere nel ‘quí ed ora’ da le maggiori soddisfazioni. So long, Claudio (apprezzato lo ‘sharing’ Silvano)
Io nel 2001 dopo essere sprofondato in uno stato depressivo a causa del lavoro andato a rotoli e della separazione dalla mia ex moglie e soprattutto dalle mie figlie, sono salito sulla mia moto e sono andato verso nord. Ho guidato per un mese in giro per il nord europa, fino in Norvegia. Non sapevo cosa stavo cercando di fare, oltre visitare bellissimi posti e ammirare panorami mozzafiato, però mi è stato di aiuto. E’ stato un viaggio anche introspettivo, che mi ha aiutato a riflettere, e mi ha dato nuove prospettive per poter ricominciare a vivere. TI consiglio di fregartene delle stronzate che impone questo sistema schifoso e di salire sulla moto e andare. Guidare verso nuovi orizzonti, anche se non sai cosa stai cercando troverai sicuramente qualcosa di utile e rivelatorio. Prendi la moto e parti, senza pensarci troppo. Ciao, buon viaggio.
L’importante è il viaggio non la mèta. Se stai nel viaggio passo dopo passo sei già arrivato a destinazione “te stesso”. Te lo dice uno che ha appena compiuto 50 anni e solo ora ha iniziato a muovere i primi passi. Vai!!! non perdere altro tempo. I dubbi e le paure sono dalla tua parte e si dissolveranno camminando. Buon viaggio.
Anch’io sono in fase di totale impossibilità di uscire dalla prigione della quotidianità fatta di soldi da rendere alle banche,lavoro che faccio da 30 anni senza nessuna gioia e vita solitaria in una chiusa e gretta città del nord.
Ho pensato anch’io di partire ma con quali soldi? anche se pochi bisogna sempre averne e in più devo averne molti con 550 euro al mese da darne alle banche.
Purtroppo anche Silvano ci mostra delle vie di salvezza, non tutti possiamo permetterci di percorrerle.
Possiamo almeno condividere l’amarezza di una vita che per chi non ha i mezzi, non potrà mai cambiare.
Alienda.
ciao Paolo, spero vivamente tu abbia deciso di partire..e di cercare dentro te stesso e negli altri le risposte.
Voglio poi ringraziare silvano, che in poche righe ha dato spunti di riflessione infiniti per ognuno di noi.
E poi volevo parlare ad Alienda, non e vero…tutti se vogliamo possiamo permetterci di seguire quelle vie di salvezza, in vari modi..ma ti capisco seguirle e’ un atto di coraggio..di “disobbedienza”. DIsobbedire a questo modo di vedere il mondo che c hanno messo davanti…che e servito a distrarci da ascoltare noi stessi. i nostri desideri. se scegliamo di farlo rischiamo di essere esclusi da chi non ha avuto abbastanza coraggio, ed e rimasto li, a farsi dire cosa fare della sua vita, dentro le gabbie di cui parla Silvano. Se invece tutti agissimo da esseri umani liberi, la vita dell uomo sarebbe infinitamente piu felice.
Abbrancciando simbolicamente tutti.
un saluto
Simone
Really appreciate you sharing this post.Thanks Again. Really Great. Chabbez