Mi piacerebbe…
Mi piacerebbe che ogni individuo cercasse dentro di sé un segno della presenza di tutti quelli che sono stati oggetto di un incontro.
Scoprendo inoltre negli altri una traccia della propria individualità.
Insomma cercando l’insieme dei propri simili in se stessi e trovando tracce di sé, in ogni persona che incontriamo.
In questo modo l’area delle proprie emozioni si estende sempre più fino ad abbracciare, perché no, l’intero genere Umano.
Noto, dialogando con gli spettatori del cinema che ognuno dice di soffrire di solitudine. Allora mi occupo subito di proporre che non si tratta di solitudine ma di isolamento.
La solitudine infatti è un indispensabile allontanamento dagli altri per poter valorizzare tutto ciò che nei nostri incontri abbiamo ricevuto.
I “latini” benedicevano così la solitudine “solitudo, sola beatitudo” ovvero la solitudine è una rara beatitudine. Quindi si può soffrire solo di mancanza di solitudine.
Mentre l’isolamento è l’assenza di incontri, è l’aver perso il bisogno di confrontarsi il più possibile con gli altri sulla validità della propria visione del mondo e quindi dei propri comportamenti.
Silvano Agosti
Siamo tutti e tutte Fratelli e Sorelle nel senso di un unico Genitore che è contemporaneamente Madre e Padre, femminile e maschie (che sono le 2 Energie creatrici), di cui siamo Creature (ci ha concepiti e creati) e di cui siamo Opere d’Arte viventi. Viventi quali Aggregato temporaneo di Spirito e Materia dove lo Spirito è una Particola della Luce o di Dio (vedere il Genitore unico di cui sopra), e Materia è Corpo terreno (dalla Terra). Al Concepimento umano, nel caso degli Esseri umani, cominciamo ad aggregarci (Particola della Luce e Corpo) ed al Decesso a disgregarci. Ciò che conta in Vita è sviluppare la Particola divina in noi che è ciò che siamo: sennò è Buio. Ed il Buio corrisponde a ciò che chiamiamo Male interiore più Debolezza esteriore. Sviluppando la Luce (interiore più esteriore) che siamo e, lasciare che gli alte la sviluppino, creiamo un Mondo coerente a ciò. Quindi, auguri di Luce o Bene interiore più Luce o Forza esteriore, che è anche Felicità dentro più Felicità fuori, a tutti: Illuminazione-illuminante ovunque-sempre.
Grazie Silvano per il tuo condividere con tutti e con me i tuoi pensieri e le tue considerazioni.
Davvero questa attuale società italiana (ed anche internazionale umana) soffre di tanti ostacoli ed omissioni. Tu aiuti a identificarli, definirli e superarli. Anche se poi il compito di risolverli rimane essenzialmente individuale, interiore, appartenente al proprio “kairos” personale.
Il “momento giusto” di ognuno di noi, uno per uno.
Con un augurio di sapere riconoscere il proprio momento giusto, il proprio “adesso” risolutivo e risanatore.
Un abbraccione. Ciao.
Marco Don
chi la pensa come noi lo sa da un pezzo, ma un piccolo riconoscimento “scientifico” non fa mai male
http://www.repubblica.it/scienze/2016/08/11/news/lavorare_troppo_stanca_il_cervello-145757900/
per conoscere noi stessi e chi abbiamo a fianco, lavorare meno aiuterebbe
ti abbraccio, fratello caro, sabato o domenica prossimi vedrò il tuo ultimo film e potrò salutarti.
Terinons
LETTERA PERSONALE A SILVANO –
LA SEZIONE ‘CONTATTI’ DEL SITO NON FUNZIONA
Caro Silvano
Sono un giovane italiano cresciuto ed ispirato dai tuoi film, interviste, la tua arte del vivere.
Sono rimasto profondamente colpito ed influenzato da ciò che comunichi ed esprimi; non passa un giorno senza che non mi fermi a pensare ai valori trasmessi attraverso la tua arte, al punto da voler impostare la mia esistenza seguendone le idee.
Non credo quasi in nulla al di fuori del voler raccogliere dall’albero della vita più frutti possibili e non solo foglie.
Non riesco però a spiegarmi, come si faccia a lavorare 4 ore al gorno ed avere una vita dignitosa?
Bisogna accettare la povertà materiale di tale esistenza per onorare la vita nel modo in cui la vedi tu?
Come hai fatto tu, a vivere dignitosamente lavorando 4 ore al giorno?
Sento un forte bisogno di chiarire questi punti che mi lasciano confuso e pieno di domande.
Per arrivare a vivere come in Kirghisia bisogna rasegnarsi alla modestà assoluta in onore del liberare più tempo possibile dal lavoro? Potresti aiutarmi a chiarire questo punto?
Con estremo affetto
Andrea
Caro Silvano, aggiungerei anche questo al tuo Post, ovvero, l’importanza dell’Applicazione del ”Tat tvam asi” sanscrito, ”Quello tu sei” [vedi, è Scienza antica, quella di cui parli: che è stata oppressa e negletta dai cosiddetti Colonizzatori ed Imperializzatori, che l’hanno allora definita Retrogradazione, considerando i popoli portatori di quella (invece) Saggezza e Sapienza, inferiori e svalutabili], che per una Crescita coscienziale personale, va applicato davanti a chiunque s’incontri e, si critichi [in senso positivo o negativo]:
il Commento rivolto all’altro va saputo [Sapienza, Scienza], è …rivolto a noi stessi [l’altro è Specchio di ciò che siamo: nella ”Ghirlanda degli Uccelli” di Nagarjuna, si spiega che l’Incontro con Dio sarebbe l’Incontro con uno Specchio …e su questa affermazione allaccio il proseguo del presente commento], come pure,
l’Osservazione di Dio [della Luce e di tutto ciò che la Rappresenta in, per esempio, Terra: osservando ciò che Essa ha creato, di verace, vivo, quindi buono e bello, possiamo, trascendendolo/trasalendolo, arrivare alla Sorgente della Creatura ovvero, il Creatore stesso/la Creatrice stessa (la Luce che è Dio)], va saputo, è l’Osservazione di ciò che VERAMENTE siamo [ed anche in tal senso tu stai cercando di insegnare o meglio, ricordare alla gente …chi/cosa veramente siamo:
Rappresentanti della Vita, che è la Luce, che è Dio, mica quegli Automi o Schiavi che qualche Potente o meglio, Prepotente, vorrebbe farci sembrare e fare, …purtroppo invece troppo spesso (vedere Situazione locale, nazionale, internazionale) riuscendoci (sigh)].
In ultima analisi e apparentemente esulando da quanto appena espresso, mi chiedo o ti chiederei: per caso tu fai parte di quei Poteri prepotenti che denunci? Hai il cosiddetto o come si suo dire, 1 piede in 2 scarpe? Lo chiedo perché spesso accade proprio così, in certi personaggi noti o che lo diventano, che giocano il doppio Gioco [Giogo (…)] e per cui sono autorizzati a [vengono lasciati] predicare quello che predicano.
Per esempio, Panagulis pur predicando quel che predicava, è stato torturato e, gli innumerevoli Anonimi che hanno in Passato predicato [o che attualmente predicano] gli stessi Princìpi che diffondi tu, sono stati oppressi, e uccisi moralmente [psicologicamente, socialmente] e anche fisicamente [traumaticamente]. Hanno denunciato la Condizione di Schiavo pagando con la loro Vita, mai sostenuti, in un modo o nell’altro, dal Sistema che denunciavano e che li sottometteva [brutalmente, sadicamente].
Nessuno vuole che tu muoia, come si vorrebbe che nessuno debba farlo, in un modo [artificiale] o nell’altro [come quelli sopra descritti], e/ma essere apparentemente sostentati dal Sistema che altrimenti fa appassire [le Vittime] lascia adito a Dubbi e a Domande [che generalmente a te piacciono se restano senza possibile Risposta ma, in questo caso, io ti chiedo CORtesemente di abbozzarne una o iniziarne una possibile Elaborazione].
Come dire viceversa al prossimo di emanciparsi dalle Catene e dalla Gabbia, quando come per qualsiasi [altro (…)] Animale in Cattività, è impossibile farlo? L’Animale ingabbiato sa bene di esserlo, e farglielo notare e rafforzare quella sua Consapevolezza, permette soltanto di aumentare la sua Sofferenza, ingiustamente inflitta a quell’Essere vivente, senziente. Anche a questo Quesito [semmai sia altro da quello precedente] ti chiedo di buon CUORE di dare Risposta o di iniziare l’Elaborazione di una possibile.
Grazie di buon Cuore.
Saluti solari di buon Cuore e auguri di bel Proseguo [di Verità (che è Pensiero divino) più Bene (che è Sentimento divino), più Bellezza (che è Opera divina o Corpo divino)] e Felicità interiore più Felicità esteriore a te, a noi, a tutti, ovunque-sempre e la Luce ci animi e ci guidi.
diceva infatti Sartre: se quando sei solo soffri di solitudine vuol dire che sei in cattiva compagnia.