Cinema Azzurro Scipioni – Piccolo Louvre del Cinema
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Caro Silvano,
circa le tue Osservazioni sulla Scuola che uccide,
premesso che la Scuola come ogni altra Istituzione organizzata ed indottrinante, più che basata sul Modello nazista [circoscritto ad un preciso Momento storico e Area geografica],
è basata sul Modello militarista [studiare a Memoria senza alcuna inTelligenza (”which tells from within”), e senza alcun Ragionamento proprio,
come pure seguire Ritmi artificiali, basati sulle Lancette dell’Orologio (Macchina artificiale, morta), invece che seguire Ritmi veraci, basati sulla Biologica (Logica della Vita, verace, viva),
idolatrando un Dinamismo eccessivo che fa forzatamente perdere ogni Contatto con la Sensibilità (o Sensitività) di cui siamo altrimenti dotati (quali Esseri viventi e senzienti), da ”il Genitore unico (Dio, la Luce vivente) che ci ha tutti (noi ed ogni altra Opera d’Arte della Creazione vivente) concepiti e forgiati”,
ciò che fa diventare gli Individui sadici (e quindi anche masochisti, poiché ”i 2 Lati opposti stanno sulla stessa Medaglia”, e quindi, Sadismo e Masochismo coesistono nella stessa Persona)],
Antonio Mazzi [Educatore] ha ricordato in un suo ultimo Saggio quanto ha
espresso G. Papini già nel 1914 circa la stessa Scuola, che copio-incollo di
seguito, non prima di averti ringraziato per il tuo Attivismo prezioso
[specialmente pensando al tuo Concetto di ”Festeggiamento del
Complegiorno di 24 Ore”, ogni Giorno della nostra, ed altrui, Esistenza, quali
Opere d’Arte, uniche ed irripetibili, della Creazione vivente, concepiti e
forgiati da ”il Genitore unico”, ciò che è un Miracolo ed un Mistero, di Valore],
e averti salutato di buon Cuore e aver augurato a te, a noi, a tutti bel
bel Proseguo di Felicità e Bene interiore-più-Felicità e Forza esteriore,
ovunque-sempre:
“Chiudiamo le scuole”
di Giovanni Papini
1 giugno 1914
Diffidiamo de’ casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali. Difesa contro il delitto – contro la morte – contro lo straniero – contro il disordine – contro la solitudine – contro tutto ciò che impaurisce l’uomo abbandonato a sé stesso: il vigliacco eterno che fabbrica leggi e società come bastioni e trincee alla sua tremebondaggine.
Vi sono sinistri magazzini di uomini cattivi – in città e in campagna e sulle rive del mare – davanti a’ quali non si passa senza terrore.
Lì son condannati al buio, alla fame, al suicidio, all’immobilità, all’abbrutimento, alla pazzia, migliaia e milioni di uomini che tolsero un po’ di ricchezza a’ fratelli più ricchi o diminuirono d’improvviso il numero di questa non rimpiangibile umanità. Non m’intenerisco sopra questi uomini ma soffro se penso troppo alla loro vita – e alla qualità e al diritto de’ loro giudici e carcerieri. Ma per costoro c’è almeno la ragione della difesa contro la possibilità di ritorni offensivi verso qualcun di noialtri.
Ma cosa hanno mai fatto i ragazzi, gli adolescenti, i giovanotti che dai sei fino ai dieci, ai quindici, ai venti, ai ventiquattro anni chiudete tante ore del giorno nelle vostre bianche galere per far patire il loro corpo e magagnare il loro cervello? Gli altri potete chiamarli – con morali e codici in mano – delinquenti ma quest’altri sono, anche per voi, puri e innocenti come usciron dall’utero delle vostre spose e figliuole. Con quali traditori pretesti vi permettete di scemare il loro piacere e la loro libertà nell’età più bella della vita e di compromettere per sempre la freschezza e la sanità della loro intelligenza?
Non venite fuori colla grossa artiglieria della retorica progressista: le ragioni della civiltà, l’educazione dello spirito, l’avanzamento del sapere… Noi sappiamo con assoluta certezza che la civiltà non è venuta fuor dalle scuole e che le scuole intristiscono gli animi invece di sollevarli e che le scoperte decisive della scienza non son nate dall’insegnamento pubblico ma dalla ricerca solitaria disinteressata e magari pazzesca di uomini che spesso non erano stati a scuola o non v’insegnavano.
Sappiamo ugualmente e con la stessa certezza che la scuola, essendo per sua necessità formale e tradizionalista, ha contribuito spessissimo a pietrificare il sapere e a ritardare con testardi ostruzionismi le più urgenti rivoluzioni e riforme intellettuali.
Soltanto per caso e per semplice coincidenza – raccoglie tanta di quella gente! – la scuola può essere il laboratorio di nuove verità.
Essa non è, per sua natura, una creazione, un’opera spirituale ma un semplice organismo e strumento pratico. Non inventa le conoscenze ma si vanta di trasmetterle. E non adempie bene neppure a quest’ultimo ufficio – perché le trasmette male o trasmettendole impedisce il più delle volte, disseccando e storcendo i cervelli ricevitori, il formarsi di altre conoscenze nuove e migliori.
Le scuole, dunque, non son altro che reclusori per minorenni istruiti per soddisfare a bisogni pratici e prettamente borghesi.
Quali?
Per i genitori, nei primi anni, sono il mezzo più decente per levarsi di casa i figliuoli che danno noia. Più tardi entra in ballo il pensiero dominante della “posizione” e della “carriera”.
Per i maestri c’è soprattutto la ragione di guadagnarsi pane, carne e vestiti con una professione ritenuta “nobile” e che offre, in più, tre mesi di vacanza l’anno e qualche piccola beneficiata di vanità. Aggiungete poi a questo la sadica voluttà di potere annoiare, intimorire e tormentare impunemente, in capo alla vita, qualche migliaio di bambini o di giovani.
Lo Stato mantiene le scuole perché i padri di famiglia le vogliono e perché lui stesso, avendo bisogno tutti gli anni di qualche battaglione di impiegati, preferisce tirarseli su a modo suo e sceglierli sulla fede di certificati da lui concessi senza noie supplementari di vagliature più faticose.
Aggiungete che sulle scuole ci mangiano ispettori, presidi, bidelli, preparatori, assistenti, editori, librai, cartolai e avrete la trama completa degli interessi tessuti attorno alle comunali e regie e pareggiate case di pena.
Nessuno – fuorché a discorsi – pensa al miglioramento della nazione, allo sviluppo del pensiero e tanto meno a quello cui si dovrebbe pensar di più: al bene dei figliuoli.
Le scuole ci sono, fanno comodo, menano a qualche guadagno: ficchiamoci maschi e femmine e non ci pensiamo più.
L’uomo, nelle tre mezze dozzine d’anni decisive nella sua vita (dai sei ai dodici, dai dodici ai diciotto, dai diciotto ai ventiquattro), ha bisogno, per vivere, di libertà.
Libertà per rafforzare il corpo e conservarsi la salute, libertà all’aria aperta: nelle scuole si rovina gli occhi, i polmoni, i nervi (quanti miopi, anemici e nevrastenici possono maledire giustamente le scuole e chi l’ha inventate!)
Libertà per svolgere la sua personalità nella vita aperta dalle diecimila possibilità, invece che in quella artificiale e ristretta delle classi e dei collegi.
Libertà per imparare veramente qualcosa perché non s’impara nulla di importante dalle lezioni ma soltanto dai grandi libri e dal contatto personale colla realtà. Nella quale ognuno s’inserisce a modo suo e sceglie quel che gli è più adatto invece di sottostare a quella manipolazione disseccatrice e uniforme ch’è l’insegnamento.
Nelle scuole, invece, abbiamo la reclusione quotidiana in stanze polverose piene di fiati – l’immobilità fisica più antinaturale – l’immobilità dello spirito obbligato a ripetere invece che a cercare – lo sforzo disastroso per imparare con metodi imbecilli moltissime cose inutili – e l’annegamento sistematico di ogni personalità, originalità e iniziativa nel mar nero degli uniformi programmi. Fino a sei anni l’uomo è prigioniero di genitori, bambinaie e istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell’ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d’ogni padrone) e servo, schiavo, prigioniero, forzato e burattino rimane fino alla morte.
Lasciateci almeno la fanciullezza e la gioventù per godere un po’ d’igienica anarchia!
L’unica scusa (non mai bastante) di tale lunghissimo incarceramento scolastico sarebbe la sua riconosciuta utilità per i futuri uomini. Ma su questo punto c’è abbastanza concordia fra gli spiriti più illuminati. La scuola fa molto più male che bene ai cervelli in formazione.
Insegna moltissime cose inutili, che poi bisogna disimparare per impararne molte altre da sé.
Insegna moltissime cose false o discutibili e ci vuol poi una bella fatica a liberarsene – e non tutti ci arrivano.
Abitua gli uomini a ritenere che tutta la sapienza del mondo consista nei libri stampati.
Non insegna quasi mai ciò che un uomo dovrà fare effettivamente nella vita, per la quale occorre poi un faticoso e lungo noviziato autodidattico.
Insegna (pretende d’insegnare) quel che nessuno potrà mai insegnare: la pittura nelle accademie; il gusto nelle scuole di lettere; il pensiero nelle facoltà di filosofia; la pedagogia nei corsi normali; la musica nei conservatori.
Insegna male perché insegna a tutti le stesse cose nello stesso modo e nella stessa quantità non tenendo conto delle infinite diversità d’ingegno, di razza, di provenienza sociale, di età, di bisogni ecc.
Non si può insegnare a più d’uno. Non s’impara qualcosa dagli altri che nelle conversazioni a due, dove colui che insegna si adatta alla natura dell’altro, rispiega, esemplifica, domanda, discute e non detta il suo verbo dall’alto.
Quasi tutti gli uomini che hanno fatto qualcosa di nuovo nel mondo o non sono mai andati a scuola o ne sono scappati presto o sono stati “cattivi” scolari. (I mediocri che arrivano nella vita a fare onorata e regolare carriera e magari a raggiungere una certa fama sono stati spesso i “primi” della classe).
La scuola non insegna precisamente quello di cui si ha più bisogno: appena passati gli esami e ottenuti i diplomi bisogna rivomitare tutto quel che s’è ingozzato in quei forzati banchetti e ricominciare da capo.
Vorrei che i nostri dottori della legge, per i quali la scuola è il tempio delle nuove generazioni e i manuali approvati sono i sacri testamenti della religion pedantesca, leggessero almeno una volta il saggio di Hazlitt sull’Ignoranza delle persone istruite, che comincia così: “La razza di gente che ha meno idee è formata da quelli che non son altro che autori o lettori. È meglio non saper né leggere né scrivere che saper leggere e scrivere, e non essere capaci d’altro”.
E più giù: “Chiunque è passato per tutti i gradi regolari d’una educazione classica e non è diventato stupido, può vantarsi d’averla scappata bella”.
Credo che pochissimi potrebbero – se sapessero giudicarsi da sé – vantarsi di una tal resistenza. E basta guardarsi un momento attorno e vedere quale sia la media intelligenza de’ nostri impiegati, dirigenti, professionisti e governanti per convincersi che Hazlitt ha centomila ragioni. Se c’è ancora un po’ d’intelligenza nel mondo bisogna cercarla fra gli autodidatti o fra gli analfabeti.
La scuola è così essenzialmente antigeniale che non ristupidisce solamente gli scolari ma anche i maestri. Ripeti e ripeti anni dopo anni le medesime cose, diventano assai più imbecilli e immalleabili di quel che fossero al principio – e non è dir poco.
Poveri aguzzini acidi, annoiati, anchilosati, vuotati, seccati, angariati, scoraggiati che muovon le loro membra ufficiali e governative soltanto quando si tratta di aver qualche lira di più tutti i mesi!
Si parla dell’educazione morale delle scuole. Gli unici risultati della convivenza tra maestri e scolari è questa: servilità apparente e ipocrisia dei secondi verso i primi e corruzione reciproca tra compagni e compagni.
L’unico testo di sincerità nelle scuole è la parete delle latrine.
Bisogna chiuder le scuole – tutte le scuole. Dalla prima all’ultima. Asili e giardini d’infanzia; collegi e convitti; scuole primarie e secondarie; ginnasi e licei; scuole tecniche e istituti tecnici; università e accademie; scuole di commercio e scuole di guerra; istituti superiori e scuole d’applicazione; politecnici e magisteri. Dappertutto dove un uomo pretende d’insegnare ad altri uomini bisogna chiuder bottega. Non bisogna dar retta ai genitori in imbarazzo né ai professori disoccupati né ai librai in fallimento. Tutto s’accomoderà e si quieterà col tempo. Si troverà il modo di sapere (e di saper meglio e in meno tempo) senza bisogno di sacrificare i più begli anni della vita sulle panche delle semiprigioni governative.
Ci saranno più uomini intelligenti e più uomini geniali; la vita e la scienza andranno innanzi anche meglio; ognuno se la caverà da sé e la civiltà non rallenterà neppure un secondo. Ci sarà più libertà, più salute e più gioia.
L’anima umana innanzi tutto. È la cosa più preziosa che ognuno di noi possegga. La vogliamo salvare almeno quando sta mettendo le ali. Daremo pensioni vitalizie a tutti i maestri, istitutori, prefetti, presidi, professori, liberi docenti e bidelli purché lascino andare i giovani fuor dalle loro fabbriche privilegiate di cretini di stato. Ne abbiamo abbastanza dopo tanti secoli.
Chi è contro la libertà e la gioventù lavora per l’imbecillità e per la morte. [ Fonte: http://www.ecn.org/filiarmonici/papini1914.html ]
altro Saggio [cfr. ”invisible Eugenics”] sulla Scuola che uccide, ed altre Istituzioni che uccidono, fatto volontariamente [secondo una certa Ideologia], http://www.newworldwar.org/update138.htm
sul Concetto di Libertà invece,
trattato da Lei [Silvano] e utilizzato nell’ultima Opera anche da Antonio Mazzi [per altro in quest’ultima evidentemente indottrinato da Terzi in diverse sue Parti: anche la sua Libertà verace è quindi, andata scemando, certamente per Esigenze economiche, ciò che è proprio e tipico di questo Periodo storico, come di altri già passati],
bisogna fare un Distinguo fra Libertà VERACE
[quella relativa alla Manifestazione della nostra Coscienza individuale, quella Particella della Luce vivente (che è Dio), la quale noi siamo (Verbo essere)], e quindi Manifestazione personale
[come ogni Fiore si manifesta con il suo Colore e Profumo, i Frutti con il loro Colore ed Aroma, gli Astri e i Pianeti ognuno con la sua Caratteristica e Beltà (v. anche Mappatura di quelli, secondo gli antichi Filosofi greci ma, anche secondo la cosiddetta Qabalah ebraica, venente dal Neoplatonismo e dal Sufismo, il quale viene dal Buddhismo), e gli Esseri viventi e senzienti, ognuno con i suoi Colori, i suoi Pensieri e Sentimenti e Capacità artistiche nei diversi Ambiti di Vita (cfr. Teoria delle Intelligenze multiple), e gli Esseri cosiddetti invisibili, ognuno con le sue Qualità quali Guida dell’Umanità (verso la Luce vivente che è Dio, or else)],
e la Libertà ARTIFICIALE, diciamo di Plastica,
[Concetto proprio di questo Momento storico, fatto di Apparenza senza Essenza o, peggio, fatto di Inganno volontario (cfr. Strategie di Marketing, Manipolazione mentale usate a Politici e Esperti in Retorica malintenzionati, Strategie di Comunicazione usate per Business senza Scrupoli), che rispecchia un Modello (a)sociale o unfriendly, come quello raccontato da George Orwell in ”1984” (”Libertà è Schiavitù, Guerra è Pace, Ignoranza è Forza”)],
il PRIMO Tipo di Libertà conducente al Sentire e al Manifestare di Rispetto,
Dignità e Nobiltà [d’Animo e d’Azione],
il SECONDO Tipo di Libertà conducente a Schiavitù [ e a tutti gli altri
Addentellati correlati a quella (cfr. Abusi aggiuntivi di ogni genera), cfr. p. Es.
http://carlinhoutopia.wixsite.com/carlinho-utopia/elenco-completo-video ], e
quindi, Mancanza di Rispetto, di Dignità e Nobiltà [idem come sopra],
e bisogna stare attenti-ssimi alla Propaganda che viene fatta attualmente attorno a certi Momenti storici ed Eventi storici, usati da chi promuove la Libertà ARTIFICIALE [e lo fa palesemente o occultamente (v. anche Messaggi subliminali e Satanismo)], per impedire agli Esseri senzienti ed intelligenti di essere [senzienti ed intelligenti], di usare la loro Coscienza [ciò che essi veramente sono],
ed invece, venire truffati e condotti alla Schiavitù [nella quale già versiamo, v. p. Es. Sfruttamento economico],
e a tali Propositi vedere p. Es. di Diego Cugia per Voce di Jack Folla ”fatti Coscienza” [Video su Youtube] e il Romanzo ”nessuno può sfrattarci dalle Stelle”:
e tutto questo ha a che fare con la Scuola quale Istituzione ed ogni Ente istituzionale pubblico, ma anche con i Privati, ed il loro Orientamento mentale [Pensieri, Parole], psichico [Sentimenti, Emozioni], fisico [Azioni, Corpo fisico], conseguente all’Attivazione e alla Vita della Coscienza [della Luce vivente, che è Dio], o no [il Buio], e quindi,
a quello che promuovono e a quali Messaggi e Cultura o Morale veicolano, palesemente o occultamente, con Etica [universale: cfr. Coscienza e, Regola d’Oro di ogni Religione; che è Vita], o senza [che è Morte].
Felicità e Bene interiore-più-Felicità e Forza esteriore a Lei [Silvano], a noi, a tutti, ovunque [Universo]-sempre [Eternità: 3 Tempi passato, presente, futuro].
Libertà, e, Nobiltà, Dignità, Rispetto,
sono infine collegati e collegabili attorno al Discorso concernente la Sessualità [che coinvolge l’Eros, Amore parziale, passionale, di Colore alchemicamente o archetipicamente rosso (opposto e complementare al Colore nero, di Tanathos, Odio, distruttivo), diverso dall’Agape che è Amore universale, asessuale ed asessuato, Colore bianco],
laddove se per Libertà s’intende Libertinaggio sessuale ecco che invece di promuovere Nobiltà, Dignità e Rispetto [propri dell’Agape, v. sopra], a Beneficio proprio ed altrui,
si va ad alimentare [e quindi a nutrire] le cosiddette Energie inferiori o, i Regni inferiori [da cui Inferi, cfr. Significato identico in ogni Tradizione etnica originale, pura, veraconda, incorrotta, ovvero, secondo la Scienza spirituale originale di ogni Popolo],
perciò un rinnovato Distinguo va fatto e promosso fra Libertà VERACONDA e Libertà FASULLA,
ed a tale Proposito, quindi per saper [nuovamente, dopo essere stati traviati e corrotti dalla cosiddetta disEducazione ovvero, dall’Indottrinamento ricevuto, a Scuola ed in cosiddetta Società: siamo viceversa nati perfettamente, coscienzialmente, consapevoli di ciò che è vero versus ciò che è falso] distinguere fra ciò che è Vero [che è poi associato a Buono e Bello] e ciò che è Falso [che è poi associato a Malo e Brutto <- per quanto venga truffaldinamente spacciato per altro], bisogna allenarsi:
p. Es. saper riconoscere che ''Pianeta azzurro'' di Silvano è ARTIFICIALITÀ ovvero, un Film, Immagini sullo Schermo, mentre ciò che Silvano ha, quel Giorno o quei Giorni osservato e filmato con la sua Telecamera, è VERACITÀ, e quindi, che un Fiore vero, nella Terra, con i suoi Colori e Profumo è vero [e quindi buono e bello], mentre un Fiore di Carta colorato e profumato artificialmente è falso [e quindi malo e brutto <- per quanto venga consumisticamente spacciato per bello],
ed infine, saper ap-prezz-are ciò che è vero, vivo, ed attribuirgli Valore [quale Miracolo e Mistero della Creazione vivente, concepita e forgiata dalla Luce vivente (cfr. Opere di Hildegard von Bingen a tale Proposito)], e rendergli Rispetto, Dignità, Nobiltà [noi stessi siamo vivi], e saper dis-prezz-are ciò che è falso, morto, e togliergli Valore [quale Fabbricazione di Esseri umani o, disumani],
in una Realtà attuale che invece ap-prezz-a il Falso [Malo e Brutto] a Discapito del Vero e dis-prezz-a il Vero [Buono e Bello] in Favore del Falso [invece di apprezzare i Regni inferiori/infimi a Discapito dei Regni superiori/sublimi];
solo la riAttivazione della Coscienza che siamo [di Colore oro <- da Aur, Luce], di permetterà di vivere [e lasciar vivere] secondo la Triunità Verità-Bene-Bellezza, e quindi, secondo corretta Libertà [di cui già parlava Socrate nella sua ''Maieutica'', p. Es.];
possa la Luce vivente (*) [ri]animare e [ri]guidare tutti, ovunque-sempre.
(*) la Luce vivente in altri Idiomi: en Sof Or [Ebraico], Noor 'ala Noor [Arabo], ma Hikarì [Giapponese], zhën Guäng [Cinese], Od gsal [Tibetano], Prabhasvara [Sanscrito]
sulla terribile Afflizione della Libertà [e qui è provocatorio, di Discussione fertile beninteso, niente di sterile], specialmente intesa a Livello sessuale e sessuata,
e sulla Sua Critica al cosiddetto Stato-di-Mafia [laddove per Mafia va inteso un Gruppo che organizza la Società/Comunità a Beneficio eccessivo di taluni e a Detrimento eccessivo di altri, spesso a Beneficio di una Minoranza e a Detrimento di una Maggioranza,
mentre l’Organizzazione sociale/comunitaria equilibrata può/deve seguire il Letimotiv già promosso da Mohandas Karamchad Gandhi per cui ”l’Evoluzione di una Società si evince da come sta il Membro che sta peggio di tutti” (mica da come sta il Membro che sta meglio di tutti),
ciò che omaggia il Detto evangelico ”ciò che avrai fatto al più piccolo dei miei Figli l’avrai fatto a me” (è la Luce vivente, Dio, che parla attraverso Gesù-Cristo)],
va considerato che quello Stato sorge e fiorisce proprio laddove si ossequia [specialmente a Livello di Governanti] quella che qualcuno considera la sua principale Libertà [nonché apparentemente unico Scopo nella Vita], ovvero
”deliziare il proprio regale Augello” [per i Maschi] o viceversa ”deliziare il regale Augello di qualcuno” [per le Femmine],
e per realizzare ciò, non ci si fa [i Governanti non si fanno] alcuno Scrupolo a sfruttare e schiavizzare chichessia d’altro [internamente all’Organizzazione sociale/comunitaria],
senza contare che proprio inerentemente al Mondo del Sesso ed della Sessualità è presente Sfruttamento e Schiavizzazione [ cfr. p. Es. Film ”Lilya4ever” https://www.youtube.com/watch?v=zbkBesAWFXM ],
perciò più di Promozione della Libertà, la Popolazione [specialmente quella incapace di coltivarsi da sé, e di ricercare da sé, di riflettere e ragionare, di evolvere da sé],
incluse le Istituzioni [in primis il cosiddetto Stato (cfr. Governanti, essi stessi venenti dalla Popolazione, ma anche Maestri ed Educatori, Magistrati e Poliziotti, e ogni altra Figura istituzionale)] ha bisogno di una Sensibilizzazione alla cosiddetta Regola d’Oro dell’Etica e di ogni Religione [di cui allego un Link],
e di Responsabilizzazione su ciò che significa Unione sessuale/sessuata, che genera Energie [che influenzano tutto l’Ambiente (locale, nazionale, internazionale) in cui viviamo noi e gli altri]
e anche Figli [Creature viventi, senzienti], i quali rappresentano un’intera Generazione [cfr. Società/Comunità],
di cui dobbiamo/possiamo essere [più] responsabili
[e qui s’innesta nuovamente il Discorso avviato inizialmente, sulla Libertà e lo Stato-di-Mafia].
Felicità e Bene interiore-più-Felicità e Forza esteriore a Lei, a voi, a noi, a tutti, e che la Luce vivente [Dio] animi-guidi tutti, ovunque-sempre.
Regola d’Oro [”augura al prossimo ciò che auguri a te” e ”non augurare al prossimo ciò che non auguri a te”]: http://slideplayer.it/slide/10561482/
Libertà, e Gestione individuale e statale, da considerare dal Punto di Vista
realistico [Realtà fatta da Umani o disUmani, che (s)ragionano secondo Morale (v. Moeurs = Costumi), spesso guidata dall’Ego personale (e perciò dal Leitmotiv ”fa’ ciò che vuoi”, che include Abusi, Crimini, Atti senza Etica, Business senza Scrupoli, Competizione sleale, eccetera, che include Devozione all’Eros e/o a Tanathos, v. Commenti precedenti)],
e veridico [secondo chi ha concepito e forgiato la Creazione vivente tutta, ovvero la Luce vivente, che ragiona secondo Etica (v. Regola d’Oro dell’Etica e di tutte le Religioni), guidata dal Sé impersonale o Coscienza (v. di sant’Agostino ”ama, secondo Agape/Amore universale asessuato/asessuale, e fa’ ciò che vuoi ”)],
dove nel primo Caso, e come già detto in Commenti precedenti, si scade in Schiavitù [Schiavizzazione], v. p. Es. l’Articolo dello Scrittore ed Attivista Diego Cugia https://www.diegocugia.com/quelle-ricercatrici-in-ginocchio-costrette-a-baciare-i-piedi-ai-baroni/ ,
e p. Es. il Lavoro dell’Avvocato ed Attivista Paolo Franceschetti sui Delitti del Mostro di Firenze [Mandanti ed Hitmen],
mentre nel primo Caso, ci si eleva, e a tale Proposito riporto un Detto trasversale a diverse Tradizioni etniche: ”è più facile distruggere che creare” e ”è più facile scendere che salire” ”ma è meglio creare che distruggere” e ”è meglio elevarsi verso le Regioni sublimi che scendere nei Regni inferiori”,
così va saputo che in Alto ci sta la Coscienza [la Particella della Luce vivente che siamo] mentre essa è contenuta, secondo alcune Tradizioni etniche, nel Cuore [Psiche: Sentimenti e Emozioni], sotto cui sta la Testa [Mente: Pensieri e Parole], sotto cui sta il Ventre [Corpo, Azioni fisiche], [cfr. Qabalah e Sufismo], e secondo altre Tradizioni etniche, nella Testa, sotto cui sta il Cuore, sotto cui sta il Ventre [cfr. Bhagavad Gita].
Felicità e Bene dentro-più-Felicità e Forza fuori a tutti, e la Luce vivente animi-guidi tutti, ovunque-sempre.
su Eros, Tanathos, versus Agape, ai diversi Livelli della Manifestazione [fisico, psichico, mentale]:
è così che la Pratica dell’Eros, con i suoi Estremi di Magia rossa [sessuale, di Passione] e, la Pratica del Tanathos, con isuoi Estremi di Magia nera [distruttiva, di Odio], sono 2 Opposti e complementari e, entrambi scorretti [l’uno richiama l’altro e l’altro l’uno,
come l’Esistenza dei cosiddetti Partiti (politici) rossi richiama quella dei neri e, quella dei neri richiama quella dei rossi (così ai Discorsi di, corretta, Svalorizzazione dei Partiti cosiddetti neri, fascisti/nazisti di Destra, non possono che associarsi inesorabilmente quelli di Svalorizzazione dei Partiti cosiddetti rossi, comunisti o di Sinistra,
finendo in un Circolo vizioso o in una Spirale viziosa infinita,
così come nella Magia, praticata verosimilmente e anzi, soprattutto lì, ai cosiddetti alti Livelli della Società o, presso i Gruppi di cosiddetto Potere,
l’Uso di quella rossa o anche, del Tantrismo della Mano destra, richiama inesorabilmente l’Uso di quella nera o anche, del Tantrismo della Mano sinistra,
sicché nè l’uno né l’altro Orientamento politico sono corretti, ritti, equilibrati in sé, anzi,
come pure, né l’una nè l’altra Pratica magica è corretta, ritta, equilibrata in sé, anzi)],
mentre la Pratica dell’Agape o della Magia bianca [Creazione] o ancora più su [cfr. Elevazione, Sviluppo, Evoluzione], della Magia d’Oro [coscienziale: da Or o Aur, Luce in Ebraico (cfr. en Sof Or, Luce senza Fine ovvero, la Luce vivente, di cui, quali Coscienze, siamo Particelle)] è fondamentale, equilibrata, corretta,
per onorare, portare Dignità, Nobiltà e Rispetto alla Vita [propria ed altrui, quali comuni OPERE D’ARTE della Creazione vivente, del Genitore unico che ci ha concepiti e forgiati (la Luce vivente, Dio)],
laddove invece Magia rossa [Partiti rossi] e nera [Partiti neri], entrambi egotiche e personaliste, disonorano, sottraggono Dignità, Nobiltà e Rispetto alla Vita;
ed in tali Termini va visto e rivisto il Concetto di LIBERTÀ, come ogni altro Concetto [sia esistente a Livello delle iDee (cfr. Platone su ciò), degli Archetipi universali (cfr. Carl Gustav Jung su ciò), sia identificato e creato ad Arte/Artificio dall’Essere umano o disumano],
ricordando come fa Silvano Agosti che ”grandi Uomini/Donne parlano di iDee [Qualità (associate alla Domanda ”cosa e come?”)], mediocri Uomini/Donne parlano di Fatti [Quantità (associate alla Domanda ”cosa e quanto?”)], piccoli Uomini/Donne parlano di Persone [associato alla Domanda ”chi?”]”,
[DVR significa sia Parola, cfr. parlare, che Cosa concreta, da cui la grande Responsabilità verso ciò che si dice (e congruentemente, si pensa), che benefica concretamente il prossimo e sé (Merito), o malefica concretamente il prossimo e sè (cfr. Peccato),
e poiché siamo tutti interconnessi, benefica o malefica il Tutto].
Felicità dentro-fuori a tutti, e illuminante-Illuminazione a tutti ovunque-sempre.