IL MIO NUOVO FILM

Caro amico e care amiche,

ho concepito il film ORA E SEMPRE RIPRENDIAMOCI LA VITA come uno strumento capace di aiutarvi a vincere qualsiasi forma di depressione e come strumento per capire il proprio immenso valore di Essere Umano. Ho deciso di lasciare il mio film in programmazione fino alla fine dell’anno presso il cinema di cui sono responsabile ovvero il cinema AZZURRO SCIPIONI.
Io sarò sempre presente per discuterne con voi e presentarvelo all’inizio.
Un abbraccio,
Silvano Agosti
Cosi si esprime la critica di Taxi Driver: Ora e sempre riprendiamoci la vita è un inno alla libertà , dove per la prima volta, viene raccontato lo straordinario decennio dal 1968 al 1978 in Italia attraverso documenti e interviste ad alcuni protagonisti di quel periodo. un film di Silvano Agosti presentato come evento al Festival di Locarno 2018

ORA E SEMPRE RIPRENDIAMOCI LA VITA
un film di Silvano Agosti
Locarno Festival 2018

“In futuro, se ci sarà uno storico onesto, sentirà come legittima la necessità di avvicinare i dieci anni trascorsi dal 1968 al 1978 ai grandi eventi che hanno saputo cambiare il mondo come la rivoluzione francese e la rivoluzione russa”. Questo il pensiero guida al quale abbiamo affidato con particolare emozione la nostra memoria personale e i materiali cinematografici che abbiamo realizzato o raccolto durante quegli anni e che rappresentano il corpo fisico delle lotte e delle conquiste ottenute ovunque in quel decennio. La loro preziosità in un Paese privo di memorie come l’Italia rappresenta una testimonianza rara sulla potenza della dignità umana in continua lotta verso il proprio riscatto.

TUTTI I VENERDI SABATO E DOMENICA DI NOVEMBRE 2018
Ora e sempre riprendiamoci la vita, di Silvano Agosti
4 ottobre 2018 di Antonio D’Onofrio
Da Sentieri selvaggi

Con la nuova precarietà montante di diritti considerati acquisiti, tanto per ricordare il loro carattere provvisorio e la necessità di un’attenzione permanente del loro rispetto, l’individualismo dilagante e la scomparsa di una solida voce di protesta in un mondo pieno d’ingiustizia, alla quale ormai sembriamo rassegnati, Silvano Agosti presentando del materiale visivo girato negli anni che vanno dal 68 al 78 dello scorso secolo, resta una delle voci più importanti di un cinema italiano laterale.
Ora e sempre riprendiamoci la vita è lo straordinario tentativo di ricostruire quel decennio turbolento in cui un’enorme massa di individui interessati a reclamare migliori condizioni lavorative, emancipazione, rispetto, scendeva senza indugio in piazza, e per raccontarlo affianca alle immagini dei disordini, delle cariche, delle urla dei manifestanti nei cortei di protesta e rivendicazione, i volti di quelli che erano o sarebbero diventati dei leader dell’antagonismo. Un periodo nel quale le lotte dei movimenti studenteschi si saldarono con le battaglie del blocco operaio, un unicum nel panorama internazionale, e la risposta reazionaria presa forma in un tuttora impunito stragismo di stato, con un gran numero di colpevoli, quasi tutti scagionati, ed un’incredibile sequela di depistaggi e testimonianze fasulle.


Colloquiale ed arguto come sempre Agosti pone agli intervistati delle domande con la consueta curiosità ostinata, piena di spontaneità, che però immancabilmente colora i discorsi di radicalismo. Attraverso il montaggio cronologico degli avvenimenti significativi, e laceranti, dell’epoca, prende corpo un eccezionale documentario storico, nato dagli occhi di un sognatore che non ha mai usato la sua indipendenza per sfuggire alle responsabilità di militanza che i tempi richiedevano. Nella chiusura argomentativa trovano soluzione gli interrogativi, e forse anche i dubbi sollevati rimestando nel torbido della Prima Repubblica, ma nascono altre domande, stavolta di stringente attualità, che aspettano menti non troppo intorpidite dal caotico multimediale imperante che possano dare delle nuove risposte più adatte ai tempi. Persone che possano raccogliere il testimone e la scintilla nell’immedesimazione, possano ricalibrare i veri obiettivi da perseguire e rintracciare i nemici sa combattere, invertendo un’agenda politica, che in Italia, come all’estero mira con successo a scatenare delle guerre tra disperati per spostare l’attenzione dalle sue colpevoli lacune.
Se davvero c’è ancora un fiume di indignazione che scorre nei recessi profondi della società, un fiume che è la voglia di cambiare un mondo sempre più disumano, il film di Silvano Agosti è uno degli accessi in superficie, che i detrattori potrebbero derubricare, nel solito teatrino delle parti, per colpa d’appartenenza, ma che invece dovrebbe far riflettere su cosa abbiamo lasciato per strada, sui tanti sogni lasciati marcire e marchiati come irraggiungibili, mentre in realtà abbandonando la speranza di cambiare abbiamo tradito molto più di un’ideologia, quel soffio stesso necessario per sentirsi vivi.

Regia: Silvano Agosti
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà – Federica Di Biagio 06 72286271
Durata: 93′
Origine: Italia 2018

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