Un film molto importante

Care amiche e cari amici,

è stato proiettato, anche per la Festa del Cinema di Roma, il bel docufilm di Lorenzo Negri “C’era una volta il Cinema Azzurro Scipioni”.

A proposito di cinema ieri ho visto un film molto importante.

Si tratta dell’opera di Pupi Avati: Dante Alighieri.

Perché questo film su “Dante” mi ha così favorevolmente colpito?

Perché mi ha trasportato dal presente indietro nel tempo e nella storia e mi ha magicamente consentito di incontrare la straordinaria figura del grande Poeta come se fosse vivo davanti a me.

Non è facile ricreare un incontro e ancor meno narrare un personaggio così geniale e universale tenendo sempre presente l’eccezionale rarità della sua opera.

È lo stesso Boccaccio, interpretato con impegno e sensibilità da Sergio Castellitto, durante il viaggio compiuto per ritrovare Suor Beatrice figlia di Dante Alighieri, a raccontare la vita intrisa di passione e amore del sommo Poeta.

Un viaggio che avviene attraversando paesaggi indimenticabili, borghi, castelli affascinanti e chiese rare con bellissimi affreschi sacri.

In questo film la poesia offre un’importante ritratto della vita medioevale, procurando nuova consistenza alla sensibilità di Pupi Avati che anche questa volta dimostra la sua notevole e complessa conoscenza del linguaggio cinematografico.

Pupi Avati, infatti, è riuscito con successo attraverso questo importante film a tradurre le immagini con il linguaggio delle parole, ovvero della Storia.

 

Vero è che, come forma non s’accorda
molte fiate a l’intenzion dell’arte,
perch’a risponder la materia è sorda.


Dante Alighieri (Paradiso)

 

Ebbene in questo caso la materia non solo non è stata sorda ma ha collaborato a creare un senso poetico e profondo.

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